La bottega di un nuovo artigianato

La sua filosofia

“La Bottega di un nuovo artigianato” è intesa come bottega dell’artigiano oppure artista di una volta, dove si uniscono come colonne portanti ricerca, visione, progettazione, realizzazione e scambio culturale.

La scelta del nome “la bottega di un nuovo artigianato” vuole mettere “individualità” e “personalità” al centro dei rapporti lavorativi tra artigiano, progettista e committente. Inoltre vuole portare in generale i rapporti lavorativi sotto la luce di una nuova consapevolezza per chiunque.

Liberando i rapporti dall’aspetto economico e dagli interessi personali, oggi prevalenti e fortemente dominanti, si vuole tornare ad una realtà, in cui ogni incontro lavorativo crea un rapporto umano che può contribuire ad uno sviluppo comunitario.

Ad esempio un progetto architettonico urbanistico viene pensato come ambiente a sostegno della vita degli abitanti e visitatori, esaltando gli aspetti di funzionalità, socialità, salute e bellezza.

Le figure coinvolte, l’ideatore, il progettista a cui viene chiesta la consulenza, l’artigiano che è in grado di realizzare l’idea ed il seguente progetto, dovranno interagire in un dialogo per il compimento dell’opera che porterà anche ad un arricchimento individuale.

La ricerca, fulcro del mondo dell’artigianato e dell’industria, va oltre l’idea di uno sviluppo puramente tecnico; dovrebbe partire da una coscienza di umanità e spiritualità per apportare un miglioramento concreto alla vita umana, rispettandola nella sua quotidianità. Adriano Olivetti, “industriale illuminato” della nostra epoca, che ha completamente ribaltato il concetto tradizionale dell’industria, nella sua opera “Città dell’uomo” ci dice: “un nuovo stato sarebbe organizzato secondo leggi spirituali.  …  …”.

Il nuovo concetto di ricerca moderna riesce a liberarsi dalla gabbia dell’astrattismo e del perfezionismo tecnico, creando una visione di umanità, dove nel percorso tra passato e futuro l’individuo ha l’opportunità di crearsi una posizione individuale, mediata dalla sua professione, nel presente in cui vive, all’interno di un processo comunitario. L’artista, artigiano, progettista oppure ideatore conquista cosi un suo ruolo maturo.